Il sorriso del prodotto
Qualche settimana fa, la mia anima di Sommelier appassionata di vini mi ha portato a partecipare a due manifestazioni di degustazioni di vini: la prima a Soave (VR) per il Soave Seven e la seconda a Rovolon (PD) per i Vulcanei.
Ho incontrato molti vignaioli e molti amici appassionati e con un mio amico mi son ritrovata a parlare delle varie cantine presenti alla manifestazione.
“Cosa ne pensi del vino della Cantina XXX?” chiedo io.
“Beh, a dire la verità conosco bene la cantina, produce vini eccezionali ma hanno, secondo me, una vena triste….forse un po’ come chi lo produce…” risponde il mio amico.
Guardo il mio amico e annuisco. Sì, conosco anch’io il titolare e i suoi vini e concordo che il vignaiolo, da quando lo conosco, non mi ha mai fatto supporre di essere felice.
Forse è per questo che ai suoi vini, notevoli sia di struttura che di equilibrio, manca qualcosa: manca il sorriso, manca la gioia di essere vino.
Cosa fa la differenza tra i prodotti in commercio?
Ritengo che i prodotti e i servizi che si mettono in vendita e che vorremmo che nel mercato facessero la differenza, debbano avere quel qualcosa in più, forse un’energia felice, forte, positiva: devono stimolare il sorriso a chi li compra o a chi li usa.
Per sorriso intendo un’emozione positiva, l’Emozione che ti produce memoria e ricordi, qualcosa che ti faccia venire la pelle d’oca e magari la lacrimuccia a lato dell’occhio.
E’ facile produrre articoli o confezionare servizi se non usano le emozioni.
Ma chi vive di emozioni, e l’Essere Umano è di per sé fatto di Emozioni, vorrebbe trovare nel suo carrello o nei professionisti che incontra, quel qualcosa che gli strappi un sorriso di gioia.
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